L’origine etimologica del termine logistica affonda le sue radici già nei tempi antichi nel settore militare.
Essa era una branca del’arte militare che assicurava agli eserciti uno spostamento semplificato ed ottimale delle truppe, dei viveri e dei soldati.
Durante la campagna di conquista dell’Impero Persiano da parte di Alessandro il grande, la logistica giocò un ruolo fondamentale nel trasporto del necessario per supportare l’immenso esercito che si preparava ad attraversare il mar Egeo.
Nell’Antica Roma venne istituita la figura del logista, ad opera di Gaio Giulio Cesare, il quale nominò tale figura all’interno delle cerchie di ufficiali delle sue legioni. Il ruolo del logista era quello di responsabile degli approvvigionamenti.
La logistica nella seconda guerra mondiale
L’appartenenza esclusiva del termine nel vocabolario bellico termina con la seconda guerra mondiale, quando il conflitto richiese enormi sforzi logistici, inimmaginabili ai tempi. Basti pensare allo sbarco in Normandia, nome in codice operazione Overlord, il quale richiese un ingente spostamento di truppe, i quali nel dettaglio consistevano in:
- 850.000 truppe
- 148.000 veicoli
- Svariate tonnellate di munizioni
- Materiale per la costruzione di campi militari
- Vestiario
- Plasma sanguigno e altre attrezzature mediche
Il tutto, nel tentativo di non farsi scoprire dalle truppe dei tedeschi.
Solo dopo la fine del conflitto il concetto di logistica viene esteso anche al settore economico ed industriale.
L’evoluzione della logistica industriale
Per il ventennio successivo alla seconda guerra mondiale la logistica si limitava quasi esclusivamente alla logistica di distribuzione, cioè la distribuzione del prodotto finito. Il ruolo della logistica era limitato, generalmente, all’organizzazione dei magazzini e dei trasporti.
Gli anni settanta sono il decennio che vedrà le prime evoluzioni del settore logistica da ruolo marginale ad insieme strutturato di attività. Con questo cambiamento, se pur minimo, le aziende incominciano a ricercare miglioramenti per:
- distribuzione fisica
- magazzino di stabilimento al cliente
- ottimizzazione del ciclo distributivo
Nei favolosi anni ottanta, la logistica si evolve e perfeziona ulteriormente, grazie all’introduzione nelle aziende di nuove logiche gestionali, come ad esempio il Materials Requirements Planning (MRP), o il Just In Time (JIT), l’attenzione si sposta sulla gestione dei materiali: viene infatti coniata l’espressione “logistica dei materiali”. Il termine indica tutte le attività volte a garantire l’acquisizione, il movimento e la gestione di tutti i materiali al fine di assicurare il costante rifornimento alla produzione.
La fine degli anni ottanta segna il radicale cambiamento della logistica, dato che viene trasformata da insieme di attività operative a sistema interfunzionale che si pone come mezzo principale per il raggiungimento dei livelli prestazionali più elevanti. Nasce così il concetto di logistica integrata.
Infine, in tempi più recenti abbiamo potuto osservare l’ultimo stadio del processo evolutivo, che ci porta alla nascita del concetto di Supply Chain Managament (di cui abbiamo già discusso nell’articolo precedente)
Il percorso intrapreso dalla logistica da funzione sussidiaria a ruolo strategico ha portato le aziende ad esternalizzare le attività di trasporto e di movimentazione delle merci, affidando a terzi un compito che non rientra nel core business aziendale. Questa soluzione permette alle aziende di minimizzare i costi ed assicurare maggiore flessibilità alla struttura produttiva.
La logistica con la sua rapida evoluzione, dal dopoguerra ad oggi, ha fatto nascere corsi di studio universitari specifici, in particolare, l’Ingegneria Logistica e della Produzione.