Come avviare un ecommerce

Logistica per e-commerce

Nel mese di novembre affronteremo un percorso suddiviso in quattro tappe, dove parleremo di ecommerce. In particolare discuteremo dei primi passi che i futuri imprenditori devono compiere per garantirsi e garantire una durevole stabilità per il proprio nuovo business online.

Proprio sui primi step si verificano numerosi fallimenti, di persone che non considerano a dovere alcuni fattori più o meno importanti che se trascurati possono invalidare completamente l’impresa che si sta tentando di intraprendere. Nell’articolo di oggi ci focalizzeremo su tutti gli elementi che servono per avviare un ecommerce.

Definisci il tuo obiettivo

how project really work

Come funzionano i progetti oggi

L’immagine che ho riportato non è casuale, anzi serve a spiegare un concetto fondamentale. Creare qualcosa non è un compito facile, anzi è tutto il contrario. Per questo motivo la progettazione deve occupare gran parte del tuo tempo, almeno nella fase iniziale di ogni nuova attività. Devi capire quali sono i rischi, quali sono i vantaggi, ma sopratutto devi stabilire un obiettivo.

Il singolare è d’obbligo, dato che moltissimi imprenditori si impongono numerosi obiettivi senza pianificare mezza attività.

Iniziamo dal principio: qual’è la domanda che devi porti? La domanda in questi casi è “Qual è l’obiettivo del sito web?”.

Sembra facile rispondere, ma un buon 75% degli odierni imprenditori non sa rispondere con una frase logica [esperienza personale].

Le risposte sono molto varie e alcune davvero molto simpatiche, alcune di esse possono essere:

  • Vogliamo avviare un e-commerce
  • Fare soldi

Quando ci si trova davanti a queste risposte, la cosa più ragionevole da fare è quella di ripulire la propria mente e mettere giù un obiettivo chiaro e raggiungibile.

Ricorda:

  • Troppi obiettivi rischiano di limitarsi a vicenda
  • Troppi obiettivi ti faranno perdere il focus sulle attività più importanti
  • Un solo obiettivo!

Poniti delle domande

come vorresti il tuo progetto?

Come vorresti il tuo progetto? Scegline due

Trovare un obiettivo raggiungibile (non ho detto facile) è un compito arduo, sopratutto per chi è nuovo del settore. Per semplificarti il lavoro, prova a rispondere alle seguenti domande:

  • Perché voglio essere online?
  • Cosa mi spinge ad aprire un e-commerce?
  • Perché una persona deve acquistare da me?
  • Cosa offro di più rispetto alla concorrenza?
  • A chi è rivolto il mio ecommerce?
  • Chi è il mio cliente ideale?
  • Solo online o anche negozio fisico?
  • Solo Italia o anche Estero?

Una volta che avrai ben chiaro il tuo obiettivo puoi procedere oltre e redigere un documento molto importante per la pianificazione del tuo negozio online, il business plan.

Il business plan

In questo post non parlerò di come redigere un business plan, ci sono numerosi articoli online a riguardo, uno tra tutti è l’articolo de Il Sole 24 Ore che spiega come redigere un business plan in 10 mosse.

Ma cos’è il business plan? Banalizzando il concetto, si tratta di un documento, che riporta tutto quello che hai in mente sul progetto che stai cercando di realizzare.

Alcune informazioni contenute nel documento sono:

  • l’idea
  • i mezzi e le strategie per raggiungere i risultati
  • previsioni economiche e finanziarie

Alla base di ciò ci sono dei punti chiave da affrontare:

  • analisi del mercato
  • piano di marketing
  • piano delle attività
  • piano degli investimenti
  • allocazione delle risorse umane
  • modalità di finanziamento

Anche se online si trovano numerosi modelli per redigere da se un business plan è importante farsi seguire da un professionista.

Cosa serve per aprire un ecommerce?

L’ecommerce lo sanno tutti che opera online, ma non bisogna dimenticare che dietro a tutto il sito web, ci devono essere persone e quindi strutture dove poter ospitare tutto e tutti (merci e collaboratori).

Di seguito riporto un elenco di risorse, le quali in linea di massima rendono l’idea di ciò che serve per avviare un e-commerce. Ci sono realtà dove non tutto ciò che riporto è utile, ma serve, per lo più, per avere una panoramica generale.

I locali

Per un e-commerce hai bisogno di spazio per gestire attività strategiche, di vendita e di post-vendita. Se hai un negozio fisico, ritagliati uno spazio sufficiente per la gestione di queste attività, se invece sei all’inizio puoi optare per un affitto o usufruire, almeno durante i primi tempi, della tua abitazione.

Per quanto riguarda la tua abitazione considera che la quiete domestica verrà irrimediabilmente compromessa, dato che riceverai quotidianamente telefonate e fax (rari, ma ci sono ancora), lavorerai con i tuoi consulenti e collaboratori, dovrai impacchettare e spedire i prodotti tramite corriere, accettare resi e così via.

Il magazzino

Il magazzino è uno di quegli elementi che non serve a tutti, se il tuo e-commerce venderà file virtuali (musica, film, videogiochi) non avrai bisogno di uno spazio dove stoccare la merce.

Se tratti beni materiali, allora è indispensabile predisporre una zona atta allo stoccaggio della merce. Per questo puoi optare per l’affitto di un magazzino tutto tuo oppure affidarti a terzi, come ad esempio Easy Logistic che fornisce a prezzi vantaggiosi dello spazio nei propri magazzini.

Se decidi di utilizzare casa come magazzino consulta con attenzione il decreto vigente (D.L. 114/98, Circolare 3487C/00) che determina limiti e doveri specifici, come nel caso di merci deperibili o il cibo.

Ci sono casi, con merce fisica, dove il magazzino può essere evitato, ma è una pratica molto rischiosa che abbiamo già trattato nell’articolo relativo ai magazzini, la pratica in questione si chiama Drop Shipping, la quale prevede la spedizione in giornata di tutta la merce, quindi non richiede la presenza di un magazzino.

I fornitori

Come per un negozio fisico o per un appartamento, devi tenere in considerazione le utenze e il loro costo. Per utenze si intende: corrente elettrica, riscaldamento, Internet e telefono e conto corrente bancario.

Oltre alle utenze devi prendere in considerazione uno o più corrieri, come UPS, BRT, DHL e simili. La cosa migliore da fare è quella di confrontarsi con altri venditori online e capire quale sia più adatto alle tue esigenze e, sopratutto, alle tue tasche. Raramente ci sono negozi online che usufruiscono di corrieri propri, come ad esempio i Fratelli Carli (quelli dell’olio).

Infine, bisogna considerare un conto bancario separato da quello privato da poter collegare al sito web al momento del pagamento, ci sono molte banche che forniscono questi servizi, ma hanno costi di commissione (a volte molto elevati) e delle percentuali su tutte le transazioni effettuate online.

Ci sono alternative che prevedono solo una piccola percentuale di commissione + una tantum (3,4% + 0,35€) come ad esempio PayPal.

Conclusioni

Questo è tutto quello che c’è da sapere, per oggi, su come avviare un ecommerce, la prossima settimana affronteremo più nello specifico le persone che possono aiutarti nella tua impresa (commercialisti, personale, consulenti, ecc.), infine cercheremo di esorcizzare qualche termine che ancora oggi risulta diabolico, come ad esempio: server, hosting, housing, piattaforma, ecc.